In auto, una sera di primavera.
Veronica: Quando sono al mare mi spoglio. Mi piace stare nuda sotto i raggi del sole. E tu?
Maria: … Sì, non mi faccio troppi problemi, in spiaggia mi metto in topless.
Veronica: Solo in topless o ti togli tutto?
Maria: Solo a seno nudo. Forse ho un po’ di pudore e mi faccio degli scrupoli a togliermi anche il pezzo di sotto. Dipende dal contesto.
Veronica: In Francia, dove vado io in vacanza, è molto più normale che da noi. Anzi, è quasi strano chi non è nudo del tutto.
Maria: Mi sono spogliata completamente solo un paio di volte in qualche campo nudista.
Veronica: E’ bello stare nudi all’aria aperta, vero?
Maria: Si molto. Mi fa stare bene, anche se poi rischio di bruciarmi le tette col troppo sole.
Veronica: Povere!
Maria: Chi?
Veronica: Le tue tette bruciacchiate. Povere piccole.
Maria: Piccole per modo di dire.
Veronica: Ahahah. In effetti direi che non sono proprio piccole.
Maria: Sono così grosse che spesso mi hanno anche dato un po’ di fastidio.
Veronica: Chissà. Non ho un seno piccolo, ma neppure molto grosso e non mi ha dato problemi.
Maria: Be’ neppure il mio, anche perché agli uomini piace e non è una cosa da poco.
Veronica: Un bel seno non piace solo agli uomini, credo anche che noi donne proviamo in qualche modo un senso di attrazione per le tette delle altre. Credo che sia normale. Forse per una sorta di competizione e confronto. Non saprei. Per quello che mi riguarda, sono molto curiosa circa l’aspetto delle altre donne.
Maria: Ma è più che normale. Quando una donna incontra un’altra donna nel suo campo visivo, le fa una radiografia esatta ed approfondita in meno di un secondo.
Veronica: Si, ma a me piacerebbe poter andare oltre la radiografia.
Maria: In che senso.
Veronica: Nel senso che a volte ho delle curiosità più dettagliate. Per esempio sono molto curiosa di vedere un seno come il tuo. Mi piacerebbe molto… Me lo faresti vedere?
Maria: (dopo un attimo di silenzio imbarazzato) Ahahah. Be’ è una richiesta molto insolita…
Veronica: Spero di non averti scandalizzata. Non intendevo essere maliziosa.
Maria: No, non mi hai affatto scandalizzata. Solo che non me l’aspettavo. Be’ comunque non posso mica fartele vedere qui, in auto, mentre Andrea guida.
Veronica: Non preoccuparti di Andrea, lui è intento alla guida e se non preferisci, gli diciamo di non guardare.
Maria: Non è questo il problema, figurati. E’ che non vorrei invece che si distraesse e che andassimo a sbattere. Pensa che figura se ci facciamo male e viene un’ambulanza a prenderci, trovandomi con le tette al vento.
Veronica: Ahahah.
Andrea: Signore, non preoccupatevi. Se non vi dispiace che anch’io possa godere di cotal visione, ho la soluzione. Posso portarvi a casa mia in non più di cinque minuti, in modo da avere tutto il tempo e la privacy per questa esibizione, che, detto per inciso, non spiace neppure a me.
Cinque minuti dopo, a casa di Andrea
Maria: Ad essere sincera adesso mi sento un po’ a disagio.
Veronica: Ma dai, mica ti mangiamo. Immagina di essere in spiaggia.
Andrea: Se è la mia presenza ad imbarazzarti, posso andare di là.
Maria: No, no, non mi dà fastidio la tua presenza; anzi, quasi quasi è meglio, perché da sola di fronte a Veronica forse mi fa più effetto, invece la presenza di un uomo rende tutto più normale.
Veronica: Se preferisci, per par condicio, posso tirare fuori anche le mie, benché non siano così grosse e magari non te ne freghi niente di vederle.
Andrea: Sì, sì, dai fai vedere anche le tue.
Veronica: Zitto tu. E’ già tanto se ti permettiamo di stare qui a guardare.
Maria: Ma no, dai, non trattarlo male, è più che normale che voglia vedere quelle di entrambe.
Veronica: Sì, e magari fare anche dei confronti, così io ne esco perdente.
Andrea: Non dire così, sai che il tuo corpo, per me, è il più bello del mondo.
Veronica ed Maria cominciano a togliersi camicia e reggiseno con naturalezza
Veronica: Andrea, perché sei diventato rosso? Ihihih
Maria: Pensavo che non fosse la prima volta che vedessi una donna nuda? Ahahah
Andrea: E’ la prima volta che due donne mi si spogliano davanti per farmi vedere dei seni così.
Veronica: Ma smettila, sei il solito porco… come tutti gli uomini. Guarda invece come sono carine le tette di Maria. Sono proprio belle.
Maria: Ma dai. Sono grosse e cascanti. Non ho più vent’anni.
Andrea: No, no, ha ragione Veronica. Sono proprio belle.
Veronica: Già, guarda che belle forme tondeggianti.
Andrea: E che bei capezzoli. Con le areole molto proporzionate. Chissà come sono quando s’inturgidiscono?
Veronica: Posso sentirne la consistenza?
Maria: Certo fai pure.
Veronica comincia ad accarezzare con delicatezza i seni di Maria
Andrea: Ecco che ora i capezzoli si sono inturgiditi. Accidenti, sono davvero notevoli.
Veronica: Ma tu non fare l’arrapato. Limitati a guardare a distanza.
Maria: Povero, non umiliarlo. In fin dei conti è un uomo. C’è solo una cosa che non va bene?
Veronica: E quale?
Maria: Tu ed io abbiamo le tette al vento e lui invece è lì beato che si gode lo spettacolo e non dà nulla in cambio.
Andrea: Volete vedere le mie di tette? Ma vi assicuro che non ho nulla che sia degno di essere messo in mostra.
Maria: In verità potresti farci vedere qualcosa… se Veronica è d’accordo.
Andrea: Volete vedere la mia pancetta? Non è un bello spettacolo.
Veronica: Forse Maria allude a qualcosa d’altro che sta più in basso.
Andrea: Ah, intendi il molluschino.
Maria: Non credo sia un molluschino, ma comunque, se lo tiri fuori, potremo giudicare.
Veronica: Dai, non fare il timido e faccelo vedere, che se poi è così abbacchiato, so io come fare per rivitalizzare la situazione.
Maria: Eh no, l’ospite sono io e, caso mai, tocca a me prendere in mano la situazione. Altrimenti tu poi come faresti a baciarmi i capezzoli?
Andrea tira fuori dai pantaloni il membro già eretto
Andrea: Adesso però dovete togliervi le mutande.
Maria: Non ci penso minimamente. Deve essere Veronica a farlo per me. Voglio che guardi il mio sesso con la stessa dolcezza con cui ha guardato queste tette…